Il Kite è in continua crescita, ogni giorno nascono nuovi rider, molti, moltissimi. Nuovi rider che vogliono progredire almeno fino a provare quella sensazione simile al volo, desiderio innato. 

Più uno sport/attività evolve e più inevitabilmente si contano persone che si avvicinano allo stesso in maniera improvvisata, senza una formazione adeguata, a volte per ignoranza a volte per superficialità. Tra i molti che a forza di praticare hanno raggiunto un mediocre livello, c’è ahimè chi decide di punto in bianco che è talmente bravo che può fare l’istruttore, anzi…. che già lo è.  Un classico esempio : Il famoso zio che scia da una vita che vanta dozzine di settimane bianche, che conosce i nomi dei 4 passi del Sella Ronda a memoria, informatissimo su tutte le marche di sci, esperto di scarponi, abile sciolinatore, che quando alla televisione ci sono le gare di sci disquisisce saccentemente  sulla discesa degli atleti ( criticandola ovviamente ), che si presenta sulle piste con la tuta da sci Quechua… sì esatto proprio lui. I suoi inconsapevoli e sventurati allievi si contano tra i suoi figli, i suoi amici e i figli  dei suoi amici, fino ad abbracciare tutto il resto del parentado che non ha mai preso e mai prenderà una lezione da un maestro vero perché tanto c’è lui….. Lo “Zione” !

Risultati pessimi, che suscitano a volte ilarità, a volte un po’ di rabbia da parte degli addetti ai lavori che ad esempio, come prima regola non sono propensi ad insegnare ai familiari stretti. Per vari motivi,  non ultimo in ordine di importanza la mancanza della barriera necessaria allievo-istruttore. 

Conosco moltissimi rider bravi in acqua che non sono in grado di insegnare e che soprattutto nel momento in cui insegnano lo fanno senza sicurezza, senza metodo. Si illudono che la loro disinvoltura con il kite possa essere trasferita all’allievo da subito. Errore grave, gravissimo. 

Esistono però anche istruttori non qualificati  che hanno uno standard di insegnamento e di sicurezza elevato, ( raramente ) e questo perchè hanno moltissime ore di esperienza alle spalle e vi assicuro tanti errori e tante situazioni critiche che in passato avrebbero potuto evitare se avessero avuto una formazione adeguata. 

Proviamo a fare un paragone con la subacquea:  altro sport che ha avuto una crescita importante da fine anni  80 in poi… avete capito no…. Quanti sub con centinaia di ore di immersione che non potrebbero mai insegnare come si scende sott’acqua

Tanta esperienza nella pratica non comporta esperienza e sicurezza nell’insegnamento. Puó essere di aiuto, questo si. Oltre alle “skills” necessarie per insegnare, che riguardano anche l’aspetto umano, empatico e carismatico dell’istruttore, non tutti sono nati per insegnare qualcosa a qualcuno. 

Poco male, sapere o meno insegnare non fa di te una persona migliore o peggiore, si parla di propensione verso qualcosa e basta. 

Se senti di avere una vocazione per l’insegnamento e passione per lo sport che vorresti insegnare allora è il momento giusto per darti da fare, approfondire seriamente la materia. A questo punto passare attraverso una formazione professionale è fondamentale. Scoprirai il piacere di non sapere, il piacere di evolvere, di progredire e di mettere il tuo cervello in modalità apprendimento. Il piacere di condividere e di scambiarsi esperienze. Imparerei a metterti in gioco, ad insegnare, scoprirai cose di te che prima ignoravi. Conoscerai i tuoi limiti ed imparerai a superarli. Ovviamente in 10 giorni di full immersion non diventerai un perfetto istruttore già pronto all’uso, ma imparerai un metodo. Avendo un metodo qualsiasi esperienza si tramuterà in crescita.  Un corso istruttore  professionale ti dà la possibilità di condividere con i tuoi compagni moltissime informazioni. Trucchi, consigli, sistemi  che accresceranno il tuo bagaglio culturale. Imparerai a spiegare concetti complessi con una semplicità e chiarezza comprensibile anche ad un bambino di 5 anni. 

Quanti sistemi conosci di sicurezza riguardo le barre ? Perchè su una frontline troviamo un fermo ? Sapresti spiegarmi cosa è la AR ? Sai montare e smontare una barra ? Sai costruire rapidamente  un sistema di sicurezza ? Cosa conosci di meteorologia ? Conosci tutte le precedenze ? E quelle sull’onda ? Sai interpretare i dati meteo guardando solo la carta isobarica ? Sai valutare la tua reale competenza ? Sai trimmare una barra ? Sai come cambia il flusso di aria e la reazione di un kite al cambiare dello shape ? Sai fare una riparazione decente su una tavola ? Sai riparare un bladder ? Sai rimettere un bladder senza che esploda alla seconda pompata ? Quanti sistemi di simulazione Waterstart conosci ? Sei capace di individuare minimi errori nei tuoi allievi ? Sei in grado di fare una buona dimostrazione ? Sei attento alla tua immagine di istruttore ? Sei in grado di essere il più possibile vicino ad un totale standard di sicurezza ? Sei in grado di verificare che i tuoi allievi abbiano capito quelli che dici ? Sei un motivatore ? Sei un formatore ? Sai cambiare il tuo metodo di insegnamento in base agli allievi che hai ? Sai essere allenatore ? Sei sicuro che i tuoi allievi ti ricorderanno positivamente per sempre ? Sei un comunicatore ? 

Potrei andare avanti a lungo a chiederti altro, ma sono certo che basti così.  Fai in modo che la tua passione si trasformi nella tua professione, con serietà, sicurezza e competenza. Altrimenti resti “fagiano” a vita !

Ti aspettiamo a bordo !

Umberto Caglini

Sognicanarias Watersports

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